lunedì 31 maggio 2010

Child labour















In molti paesi del mondo i bambini sono costretti a lavorare. Il lavoro minorile costa poco, quasi niente. I bambini non si possono lamentare. Lavorano molte ore al giorno, in condizioni disagiate.
In Uzbekistan, un paese dell'Asia centrale, vengono utilizzati i bambini per la raccolta del cotone.
I bambini dovrebbero solo studiare e giocare.
Infatti la Convenzione dei Diritti dell'Infanzia dice che:
1. si intende per fanciullo ogni essere umano avente meno di 18 anni
2. non esistono distinzioni di razza, sesso, colore della pelle, religione, lingua (diritto all'uguaglianza)
3. l'interesse del fanciullo deve essere preminente...
4. ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita... tutti i bambini hanno diritto alla sopravvivenza ed allo sviluppo (sia fisico che intellettuale)...

Per una lettura della Convenzione sui diritti dell'infanzia, clicca qui:
http://tuttoscuola.altervista.org/diritti/diritti.htm

Per sapere qualcosa sull'Organizzazione delle Nazioni Unite, O.N.U.:
http://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_delle_Nazioni_Unite


Ringraziamo Massimo Gajo per l'interessante lezione:
Oggi parliamo di diritti del bambino e di emigrazione forzata




lunedì 24 maggio 2010

Poesie da votare

Le abbiamo fatte "nostre": le poesie più belle, imparate a memoria.

Ragazzi, vi segnalo "I colori della vita, i colori delle stagioni", poesie scritte dai ragazzi di Tarzo.

http://www.prolocotarzo.com/index/concorsi/poesia-web-2010.html

Leggiamo, commentiamo e votiamo!

Abbiamo scelto "Mi piace il mare".
Eccola:

MI PIACE IL MARE

Mi piace il mare,
anche nel mio lontano paese.
Azzurro il mare in Italia,
blu quello del mio mare lontano.
Sole giallo brilla in Italia,
è rosso di fuoco
nel mio amato paese.
Fiume Ridente

A molti piaceva anche "L' abbraccio"

L’ABBRACCIO

La neve è arrivata
bianca, candida, soffice,
è un lenzuolo all’aria.
La neve scende leggera
sulla terra nera sporca di fango.
Il bianco abbraccia il nero,
la mano chiara si unisce alla scura.
Si puó trovare una via di pace
Fra le persone del mondo,
senza fare la guerra.
Viva la Poes


mercoledì 19 maggio 2010

I Diritti inviolabili del cittadino. Articolo 2

Displaced people (13)
Per capire bene questo articolo, ne abbiamo fatto l'analisi sintattica e abbiamo scoperto che:
c'è un unico soggetto: la Repubblica con tre predicati verbali . Sono tre principali coordinate.
La Repubblica riconosce
La Repubblica garantisce
La Repubblica richiede.
Cosa riconosce e garantisce?
I diritti inviolabili dell'uomo.
Cosa richiede?
L'adempimento dei doveri.
Quali potrebbero essere i doveri del cittadino?
Avere cura della propria casa e del territorio.
Mantenere il proprio lavoro.
Contribuire al mantenimento della famiglia.
Studiare.
Di partecipare alla vita politica: come minimo votare; se è possibile, dare un proprio contributo di idee, di tempo, di presenza.
Rispettare le leggi.
Pagare le tasse.

La Costituzione italiana 4°articolo

Displaced people (12)

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

La Costituzione parla di lavoro anche all'articolo 4.


Ecco, secondo noi quali sono i DIRITTI del lavoratore.
-Ogni lavoratore ha il diritto di essere pagato.
-Ogni lavoratore ha il diritto di stare a casa quando sta male.
-Ogni lavoratore ha il diritto di non essere sfruttato.
-Ogni lavoratore ha il diritto alle ferie.
-Ogni lavoratore ha il diritto a delle norme di sicurezza.
-Ogni lavoratore ha il diritto di essere rispettato da tutti.
-Ogni cittadino ha il diritto di svolgere un lavoro dignitoso.

Il cittadino che lavora ha anche dei DOVERI
-Ogni lavoratore ha il dovere di far bene il suo lavoro.
-Ogni lavoratore ha il dovere di essere puntuale.
-Ogni lavoratore di rispettare i colleghi ed i superiori.
- Ogni cittadino ha il dovere di svolgere un lavoro onesto.
- Ogni lavoratore ha il dovere di non sprecare i soldi guadagnati con il suo lavoro
- Ogni lavoratore ha il dovere di mantenere la sua famiglia.
- Ogni lavoratore ha il dovere di essere utile alla società.

La Costituzione italiana 1°articolo

Displaced people (11)

L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Comincia così la Costituzione italiana. Con il primo articolo iniziano i principi fondamentali.

L'Italia è una Repubblica è la conseguenza del Referendum del 1946, con il quale gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica.
La parola Repubblica deriva dal latino Res publica: "cosa di tutti", lo Stato. Tutti i cittadini danno allo Stato un contributo.

Democratica, perchè la democrazia è una forma di governo in cui la sovranità appartiene al popolo che la esercita attraverso i suoi le elezioni dei suoi rappresentanti.

Fondata sul lavoro. Il lavoro è il fondamento dello Stato italiano.

L' emblema della Repubblica italiana:
La stella bianca a cinque punte, detta anche Stellone d'Italia, è la rappresentazione dell'Italia fin dall'Unità, dal Risorgimento. A quel tempo l'Italia era raffigurata come una donna fiorente con una corona turrita e con una stella luminosa dietro.
La ruota dentata (l'ingranaggio) è il simbolo del lavoro (1° articolo della Costituzione).
Il ramo di quercia , albero robusto e forte, è il simbolo della forza e della dignità del popolo italiano.
Il ramo di olivo, simbolo della pace, rappresenta la volontà della nazione di rifiutare la guerra e di vivere in pace (articolo 11° della Costituzione)

Il lavoro come un mosaico

Displaced people (10)


Il lavoro è come un MOSAICO.
Il mosaico è un'opera d'arte formata da tante tessere di vari materiali, comuni o preziosi, di tanti colori.

Ogni tessera è fondamentale per il disegno complessivo.

Il lavoro di ogni persona è una tessera della nostra organizzazione sociale.
Importante o più umile, è ugualmente indispensabile.

Il disegno rappresenta il mosaico paleocristiano (IV sec. d. C.) delle Canoniche del Duomo di Treviso. Sono raffigurati tralci di viti con uccelli e figure umane.


Anni cruciali

Displaced people (9)

1938 Italia Il Governo fascista approva le leggi in difesa della razza ariana.
1939 Europa La Germania invade la Polonia. Inizia la seconda guerra Mondiale. Nel 1939 la Germania invade la Polonia per conquistare altre terre e per espandere il proprio territorio. Questa invasione diede origine alla seconda guerra Mondiale.
1940 Italia entra in guerra.
1943 Italia firma l'armistizio con gli Alleati: l'Italia si ritira dalla guerra.
1944 Italia Bombardamento di Treviso. Il 7 Aprile 1944, gli Americani bombardarono Treviso per interrompere le vie di comunicazione che collegavano l'Italia con la Germania. Purtroppo le bombe non essendo precise caddero su tutta la città di Treviso e non solo sulla stazione ferroviaria, distruggendo così: abitazioni,alberghi (Stella d'Oro), rifugi, uccidendo moltissime persone.
1945 Mondo Fine seconda guerra Mondiale. Gli Alleati sono in Europa: ad Occidente, gli Americani; ad oriente i Russi. Si conclude la Seconda Guerra Mondiale.
1946 Mondo I trattati di pace. La pace di Parigi.
1946 Italia Referendum Monarchia-Repubblica. Elezione della Costituente. Le donne votano. Trattato di pace di Parigi. L'Italia era governata da un Re, grazie al Referendum l'Italia dalla Monarchia passò alla Repubblica grazie a voto dato dagli Italiani. Le donne votano per la prima volta nella storia.
1946 - 1947 Italia L' Assemblea Costituente è al lavoro.
1948 Italia Il primo Gennaio 1948, è in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana.


Desplaced People

Displaced people (8)

Abbiamo capito che molte famiglie nel secolo scorso hanno lasciato il loro luogo d'origine per trovare un lavoro. Abbiamo capito anche che le guerre hanno complicato le situazioni.
Avere e conservare la casa. Potere vivere nel luogo dove sei nato, avere il lavoro, vivere in pace senza avere paura sono diritti fondamentali e inviolabili dell' uomo.

1953: gli alunni delle scuole d'Italia per il villaggio del fanciullo

Displaced people (7)

Nell'archivio scolastico abbiamo trovato un documento che ci parla della situazione ai confini orientali (Trieste e i paesi dell'Istria) dopo la seconda guerra Mondiale.
E' un manifesto destinato a tutte le scuole d'Italia. E' stato stampato a Trieste nel Novembre del 1953.
Ha lo stile di una lettera e si rivolge agli alunni. Informa che quattro anni prima era stato inaugurato sull'altipiano del Carso Triestino il Villaggio del Fanciullo, una specie di orfanotrofio, costruito con l'offerta di tutti gli alunni d'Italia. Il villaggio era il simbolo della fratellanza con i bambini più sfortunati di Trieste martire e dell'Istria addolorata. In quei quattro anni il villaggio si è ingrandito. I bambini ospiti del villaggio erano orfani, senza casa. Il manifesto invita gli alunni che lo leggono, ad aiutare, con generosità, inviando denaro, cercando di aiutare l'Opera Casa del Fanciullo di Trieste.

Il manifesto è scritto con caratteri verdi, su carta che "era" bianca, con fascia tricolore a sinistra e giglio di Trieste, sullo sfondo, al centro.


La storia da un'altra prospettiva

Displaced People (6)


L'anno scorso abbiamo provato a ricostruire la storia della scuola e delle famiglie nel dopoguerra, con i nostri partner europei della Croazia. Le condizioni di vita a scuola e a casa di quel tempo erano simili.
Rivedendo il lavoro dei nostri amici, ci accorgiamo che a Novigrad erano immigrate moltissime famiglie che provenivano dall' Istria e da altre parti del Regno d' Jugoslavia, in particolare dalla Serbia. Erano popolazioni che parlavano il serbo o il croato; scrivevano in latino o in cirillico. I testi scolastici erano in Italiano e a quel tempo l'Istria faceva parte del regno d'Italia e per questo anche a scuola si parlava in Italiano. In famiglia parlavano specialmente il dialetto istriano. Dall' Istria se ne andarono molte famiglie italiane e si rifugiarono in Italia; a Novigrad immigrarono molte famiglie dal Montenegro e una parte dalla Jugoslava.

martedì 18 maggio 2010

Il problema dei confini


Displaced People (5)

Alla fine della seconda guerra mondiale i trattati di pace ridisegnano confini.
L'Italia ha perso la guerra e nei trattati di pace perde alcuni territori:l 'Istria e la Dalmazia che diventano parte della Iugoslavia. I cittadini devono scegliere: rimanere e perdere la loro identità o andarsene e trovare un posto dove vivere. Gli esuli hanno perso la "casa": il posto dove abitano, le loro proprietà, il rapporto con il loro ambiente dove sono nati e cresciuti.
L'Italia li accoglie. C'è la Costituzione che garantisce i diritti e ci saranno delle leggi che permetteranno agli esuli di trovare anche un lavoro. Non ci sarà molta accoglienza da parte della popolazione.
La carta geografica mostra la situazione dell'Europa negli anni cinquanta del secolo scorso.
A nord, la Germania è divisa in due: la parte occidentale è influenzata dagli Stati Uniti d'America, come tutti i paesi dell'Europa Occidentale. La parte orientale, come la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria, la Bulgheria, la Romania e la Jugoslavia è controllata dall' U.R.S.S., l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. In questi anni si costruisce il Muro che separa la città di Berlino in due parti. E' il simbolo dell'Europa divisa in due e della "guerra fredda" che iniziò dai trattati di pace, dopo la seconda guerra mondiale.





venerdì 14 maggio 2010

Derain ci ispira!

Arte che passione (6)



martedì 11 maggio 2010

Famiglie in fuga

Displaced people (4)

"Arrivai aTreviso nell'Ottobre del 1946 dopo un viaggio difficile e avventuroso da Fiume che dopo la guerra non era più italiana."
Comincia così la testimonianza di Nonna Pina e la fuga della famiglia Mirabile dall'Istria.
Era appena finita la seconda guerra mondiale. L'Istria,una bella penisola a nord del mar Adriatico, viene ceduta alla Iugoslavia attraverso i trattati di pace.
Molte famiglie italiane sono costrette a fuggire per non perdere la loro lingua, la loro cultura, la loro identità sociale e politica.
Ora cerchiamo le leggi che costrinsero gli Italiani a lasciare l'Istria.

Un approfondimento sul trattato di Parigi: (inserire)

Ecco un video

Courtesy TerritorioScuola



venerdì 7 maggio 2010

Noi siamo trendissimi!

Parliamone(6)

Le nostre conclusioni sulla moda.
Essere alla moda vuol dire seguire le tendenze del momento in fatto di look: abiti, accessori, scarpe, borse, occhiali, pettinature e anche trucchi per le ragazze.
La moda dovrebbe servire per rendere le persone più belle e attraenti. Sono gli stilisti che creano la moda. Intorno alla moda lavorano tante persone e c'è tanto movimento di denaro.
Attraverso la pubblicità la moda arriva ovunque: televisione, giornali, posta, tabelloni stradali, internet .... ma il messaggio più potente è la pubblicità attaverso personaggi amati dal pubblico: cantanti, attori, calciatori...
I ragazzi seguono la moda per "essere nel gruppo", sentirsi uguali ed accettati. Questo succede anche a noi. Ma non sempre ci sentiamo a nostro agio.
La moda a volte supera i limiti: tatuaggi, piercing, pettinature stravaganti... Non ci piacciono.La maggior parte di noi non è interessata a seguire la moda ma preferisce stare comoda.
L' importante è sentirsi bene con se stessi.