mercoledì 28 aprile 2010
Sei trendy?
venerdì 23 aprile 2010
Vincent Van Gogh!
Di Vincent Van Gogh, ci piace tutto!!!
Ci siamo ispirati a "La camera di Arlès", dipinta per il suo amico Theo, per dipingere le nostre camere... abbiamo avuto un po' di problemi con la prospettiva ma siamo contenti del risultato.
Ognuno di noi ha disegnato gli arredi più importanti, per i colori ... ci siamo ispirati a Van Gogh.
Abbaimo studiato i dipinti giallo - blu di Van Gogh. Abbaimo riprodotto i più belli per imparare la sua tecnica!
Per vedere i nostri la
vori su la camera di Arlès, clicca qui:
Per vedere i nostri disegni su "La notte" e "Campi di grano", clicca qui:
giovedì 22 aprile 2010
Paul Cézanne
Arcimboldi
lunedì 19 aprile 2010
Dall'Istria all'Italia
"Famiglie in movimento tra il XX e il XXI secolo.Giuseppina è nata nel 1937 in Sicilia. Quando era piccolissima, il pastificio dove lavorava il padre prese fuoco, quindi non avendo più lavoro, il padre portò la famiglia a Fiume
dove viveva già un fratello, sperando di trovare una nuova occupazione. Fiume è una città nel porto del Quarnaro, in Istria, oggi Croazia. Allora era una città italiana. Nel 1940 l'Italia entra in guerra. Il padre di Giuseppina deve partire per la sua destinazione; la madre, per guadagnare qualcosa, accetta un lavoro come assistente in una colonia
per bambini a rischio tubercolosi. Così Giuseppina trascorre alcuni anni in colonia. Quando cominciarono i bombardamenti su Fiume, che era un porto importante, gli abitanti
erano più protetti rispetto a quanto stava succedendo a Treviso, perchè la città si sviluppa lungo i fianchi della montagna e i rifugi erano stati costruiti dentro la roccia. Quando la guerra si concluse, Fiume non era più una città italiana ma iugoslava. La Iugoslavia era uno Stato creato dopo la guerra che comprendeva tante nazioni. Furono dettate delle leggi: tutti coloro che desideravano rimanere dovevano avere la cittadinanza croata, parlare quella lingua e dimenticare la cultura italiana. La famiglia decise allora di lasciare Fiume e di tornare in Italia.
La testimonianza di nonna Pina:
mercoledì 14 aprile 2010
A scuola di democrazia
Parliamone (5)
Tutta la classe desidera cambiare gli incarichi e perciò rifare le elezioni: ci siamo presentati alla cattedra e uno di noi ha parlato a nome di tutti. La maestra ha chiesto ad Anna perchè volesse rinunciare al suo incarico di aiuto-maestra. Anna ha risposto che voleva fare esperienza in altri ambiti come la biblioteca.
Per vedere le operazioni di voto, clicca qui:
http://www.slideshare.net/emiliapeatini/esercizi-di-democrazia-le-votazioni
martedì 13 aprile 2010
Chi ha tempo non aspetti tempo!
giovedì 8 aprile 2010
Pochi minuti prima della tragedia
Il cielo è rosso, Giuseppe Berto
7Aprile 1944 - 7Aprile 2010_Il Palazzo della Ragione
7 Aprile 1944- 7 Aprile 2010_ zona dei giardinetti di Santa Andrea
C'era l'antico Palazzo Onigo che si affacciava con il sul parco sul fiume Sile.
Nel vicoletto della Contrada dei bagni era stato costruito un rifugio. Alcune bombe sono cadute proprio nella zona, hanno distrutto il rifugio e la villa. Sono morte più trecento persone.
Ora di tutta la zona è rimasta solo una vecchia casa con quattro finestre verticali ed alcuni alberi centenari. Ci sono ora i giardini di S. Andrea.
7 Aprile 1944 - 7 Aprile 2010_ zona di Piazza Borsa
Antica toponomastica: Via VIttorio Emanuele, attuale: Corso del Popolo. (Passaggio dalla Monarchia alla Repubblica).
La piazza prende il nome dall' edificio della Borsa.
7 Aprile 1944 - 7 Aprile 2010 Itinerario della memoria
martedì 6 aprile 2010
Mi piace fare i compiti quando piove!
Ho apprezzato la sincerità con la quale avete ammesso che i compiti a casa non piacciono a nessuno, contemporaneamente tutti pensate che "facciano bene", come una medicina sgradevole ma che porta alla guarigione.
Comincerei proprio da questo punto. Perchè i compiti fanno bene?
Voi siete stati molto chiari: è necessario un tempo per consolidare quello che si sta imparando.
Per consolidare è necessario esercitarsi. Non è forse così per la musica? Con il pianoforte, la chitarra, il flauto ci vuole esercizio quotidiano per acquisire sicurezza; allenamento per essere bravi a basket, a rugby, a Karate. Anche per saper giocare bene è necessario l'esercizio.
Anche a scuola non è sufficiente avere buone intuizioni, capire subito e capire da soli. Poi bisogna esercitarsi per acquistare sicurezza.
Per questi motivi voi siete d'accordo nel dire che i compiti "fanno bene".
Marco ha centrato il problema: otto ore di scuola, quaranta la settimana dovrebbero essere sufficienti, non solo per le scoperte ma anche per consolidare le conoscenze.
Io sono d'accordo con voi.
Allora adesso aspetto le vostre proposte per impiegare al meglio queste otto ore di scuola, per non perdere tempo.
Questo sarà il nostro prossimo argomento di discussione:
Chi ha tempo, non aspetti tempo.
Emilia
Ma quanti compiti, prof.!!!
Ecco la risposta: servono per rinforzare le conoscese che possediamo già o che abbiamo appena imparato a scuola.
Nel mondo ci sono dei ragazzi che amano fare i compiti e che ne vorrebbero sempre, ma ci sono anche quelli che esattamente al contrario non li vorrebbero neanche fare. Io credo che i compiti facciano bene a tutti perchè come ho detto prima rinforzano le nostre conoscenze.
Se devo dire il vero a me i compiti non piacciono:non ho mai voglia di farli, perchè il tempo che uso per fare i compiti lo vorrei usare giocando andando a fare una passeggiata.
Qualche volta mentre faccio i compiti mi rendo conto che li sto facendo male perchè non voglio farli. Durante le vacanze mi trovo sempre all'ultimo giorno a fare i compiti perchè i giorni precedenti voglio giocare e penso "tanto li posso fare domani " e avanti così fin che non mi trovo all'ultimo giorno.
E' importante che ci sia equilibrio tra studio con il momento di riposo e di divertimento.
Nella mia classe non ci danno molti compiti ma quei pochi che ci danno li dobbiamo fare molto bene. L'importante secondo me è che a scuola si stia bene attenti alle spiegazioni e per me questo è gia un compito importante.
Io sono un ragazzo che quando si mette a fare i compiti prendo spesso delle pause, canto e mi distraggo mentre dovrei concentrarmi di più, così da finire in poco tempo.
I compiti sono una noia perchè invece di divertirmi devo stare serio davanti ai libri e senza avere qualcuno che sta con me. Spero che alle medie o anche alle superiori non ci diano tanti compiti.
Mirco
Mattia
Bene ragazzi, per oggi ci fermiamo qua! Vi ringrazio di essere stati così schietti. Ora faremo insieme qualche considerazione!
Emilia
Sette aprile1944 - sette aprile 2010
La mia città: le nostre scoperte sulla storia e sui i tesori della nostra città (1)
Il sette aprile 1944 la città di Treviso fu bombardata dagli aerei Americani. Gli alleati volevano fermare le vie di comunicazione tra l'Italia e la Germania. Purtroppo le bombe non erano intelligenti e non cadevano nel punto esatto dove si richiedeva. Le bombe hanno semidistrutto la città.
Martedì prima delle vacanze pasquali, in ricordo del bombardamento abbiamo invitato alcuni anziani che erano bambini a quell'epoca e guardato una video proiezione sul sette aprile e sugli effetti del bombardamento. Abbiamo visto e commentato le immagini della nostra città prima e dopo la distruzione. Con le testimonianze degli anziani ci siamo arricchiti di informazioni. Alcune fotografie erano molto tristi e dolorose. Domani sette aprile andremo in città per fare un itinerario della memoria sui luoghi più colpiti e per la cerimonia in Piazza dei Signori.
lunedì 5 aprile 2010
Giochiamo con le parole
Siete pronti per un nuovo gioco di parole?
Chi vuol giocare, deve scrivere nello spazio commenti due frasi con i diversi significati!
Vinceranno i commenti più originali o spiritosi!
Ecco le tre polisemiche della settimana:
- Lettera
- Marinare
- Media
Allora, partiamo!
Si commenta fino al 10 Aprile!
Ricordo di anteporre il proprio nome al commento!!!
Le finestre di Bonnard
Arte che passione (3)
Ci siamo ispirati al tema della finestra in Bonnard. La finestra apre ad un altro mondo. Mette in comunicazione ciò che è interno con l'esterno. Nei nostri disegni, questa volta, abbiamo scelto liberamente l'ambiente interno ed anche ciò che si vede fuori. Di Bonnard amiamo molto i colori.
Per vedere i disegni clicca sul link!
http://www.slideshare.net/emiliapeatini/bonnard-ci-ispira
domenica 4 aprile 2010
Ma tu, che bullo sei?
Il bullismo è un problema che si verifica spesso nelle scuole ed anche fuori della scuola.
Abbiamo sentito raccontare molti episodi di bullismo che ci hanno infastidito.
Assumono questi comportamenti nei confronti dei propri coetanei, soprattutto con i più piccoli e indifesi, perché in questo modo si sfogano. Molto spesso il bullo non agisce da solo ma in
gruppo aumentando così la minaccia. I bulli hanno spesso problemi all’interno della famiglia o problemi all’interno della scuola. Spesso il bullo è una persona che ha delle difficoltà, e non sta bene con se stesso e con gli altri.
Noi pensiamo che i bulli vogliono far credere di essere i più forti ma, in fondo, sono dei ragazzi più deboli degli altri: forse sono molto soli.
Questo ferisce, fa sentire impaurito e fragile il bambino preso di mira.
Questi adolescenti andrebbero fermati in tempo, in modo che non diano e creino problemi a nessuno. Pensiamo che ci sia bisogno dell'aiuto della famiglia e degli insegnanti. Soprattutto i genitori devono parlare molto con i figli e spiegare che devono portare rispetto verso i compagni.
Famiglia e la scuola possano educare insieme i ragazzi affinchè questi comportamenti non ci siano più.
Fortunatamente non mi ci è mai successo di essere vittime di un bullo!!!
Ringraziamo per l'immagine: firewolf.megablog/archivio
Picasso ci ispira!
Arte che passione (2)
Abbiamo trovato un meraviglioso libro illustrato con opere di Pablo Picasso.
Ci piacciono molto i colori ma soprattutto come interpreta le forme.
Abbiamo provato anche noi usando gessetti ad olio!
http://www.slideshare.net/emiliapeatini/pablo-picasso-ci-ispira