Ho corretto qualche errore di battitura del vostro post e "giustificato". Domani vi insegnerò come si fa.
Ho apprezzato la sincerità con la quale avete ammesso che i compiti a casa non piacciono a nessuno, contemporaneamente tutti pensate che "facciano bene", come una medicina sgradevole ma che porta alla guarigione.
Comincerei proprio da questo punto. Perchè i compiti fanno bene?
Voi siete stati molto chiari: è necessario un tempo per consolidare quello che si sta imparando.
Per consolidare è necessario esercitarsi. Non è forse così per la musica? Con il pianoforte, la chitarra, il flauto ci vuole esercizio quotidiano per acquisire sicurezza; allenamento per essere bravi a basket, a rugby, a Karate. Anche per saper giocare bene è necessario l'esercizio.
Anche a scuola non è sufficiente avere buone intuizioni, capire subito e capire da soli. Poi bisogna esercitarsi per acquistare sicurezza.
Per questi motivi voi siete d'accordo nel dire che i compiti "fanno bene".
Marco ha centrato il problema: otto ore di scuola, quaranta la settimana dovrebbero essere sufficienti, non solo per le scoperte ma anche per consolidare le conoscenze.
Io sono d'accordo con voi.
Allora adesso aspetto le vostre proposte per impiegare al meglio queste otto ore di scuola, per non perdere tempo.
Questo sarà il nostro prossimo argomento di discussione:
Chi ha tempo, non aspetti tempo.
Emilia
Ho apprezzato la sincerità con la quale avete ammesso che i compiti a casa non piacciono a nessuno, contemporaneamente tutti pensate che "facciano bene", come una medicina sgradevole ma che porta alla guarigione.
Comincerei proprio da questo punto. Perchè i compiti fanno bene?
Voi siete stati molto chiari: è necessario un tempo per consolidare quello che si sta imparando.
Per consolidare è necessario esercitarsi. Non è forse così per la musica? Con il pianoforte, la chitarra, il flauto ci vuole esercizio quotidiano per acquisire sicurezza; allenamento per essere bravi a basket, a rugby, a Karate. Anche per saper giocare bene è necessario l'esercizio.
Anche a scuola non è sufficiente avere buone intuizioni, capire subito e capire da soli. Poi bisogna esercitarsi per acquistare sicurezza.
Per questi motivi voi siete d'accordo nel dire che i compiti "fanno bene".
Marco ha centrato il problema: otto ore di scuola, quaranta la settimana dovrebbero essere sufficienti, non solo per le scoperte ma anche per consolidare le conoscenze.
Io sono d'accordo con voi.
Allora adesso aspetto le vostre proposte per impiegare al meglio queste otto ore di scuola, per non perdere tempo.
Questo sarà il nostro prossimo argomento di discussione:
Chi ha tempo, non aspetti tempo.
Emilia
Hai!Ragione Emilia per il titolo sò che l'hai preso sul testo "Ma quanti compiti prof"di Davide.
RispondiEliminaDa BEATRICE.
Sì Beatrice, ricordi benissimo!
RispondiEliminaDavide è stato molto spiritoso ... se devo fare i compiti, almeno che piova!!!
CONCORDO CON BEATRICE!+
RispondiEliminaMIRCO
ERICA
RispondiEliminaAnche a me piace fare i compiti quando piove,così quando il tempo è bello,si va fuori a giocare!
Bravo Davide.
la maestra a ragione ad darci dei compiti perchè i compiti servono per rinforzare le nostre capacità logiche Perchèquando andremo alla scuola media dovremo studiare molto ma ad dire la verità mi piace fare i compiti quando piove
RispondiEliminaFrancesco
La maestra HA ragione... Francesco. Il tuo pensiero mi piace ma, prima di dare il comando "posta commento" fai velocemente la revisione del tuo scritto. Grazie.
RispondiEliminaok
RispondiEliminafranci