...Gli osservatori guardano in basso e riconoscono i luoghi che hanno studiato sulle carte, durante la preparazione al volo. Ora seguono la linea ferroviaria. Avanti si scorge la stazione, grande come un pacchetto di sigarette, con i fasci dei binari e il cavalcavia. Più avanti il ponte di ferro sul fiume. ... Pronti. ...... Gli apparecchi sono sull'obiettivo. E si trascura che dentro le case vive la gente, molta gente. Forse la piccola città ha più di centomila abitanti, ora che tanti profughi vi si sono rifugiati dalle città vicine. Più di centomila persone cadute nel terrore. Hanno visto le luci e sentito i rumori, e hanno capito.
Il cielo è rosso, Giuseppe Berto
Complimenti a Giuseppe Berto, questa sottolineatura è molto bella,spiega in poche parole quello che è successo prima della guerra e commuove almeno questo è quello che penso io.
RispondiElimina...prima del bombardamento di Treviso.
RispondiEliminaBlogger, ricordate di scrivere il vostro nome!
Lucia:il ricordo di quei momenti è sempre vivo nei nostri genitori e quando ne parlano una silenziosa lacrima scende sul loro viso
RispondiEliminaAvvenimenti da non dimenticare. Oggi avete Emilia che ve li ricorda, domani cercate di segnare le date importanti della nostra storia nel vostro cuore. Lucia
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